«Le cose cominciano a mettersi peggio. Vi prego, state attenti, mantenete le distanze, portate le mascherine, evitate luoghi affollati al chiuso, lavatevi le mani. Il virus è lì fuori, infettivo e nocivo come nella scorsa primavera. Dipende tutto da noi». Lo scrive su twitter il virologo Roberto Burioni, commentando il balzo di contagi da Covid in Italia. Ieri infatti, per la prima volta da oltre cinque mesi, i nuovi casi registrati in un giorno hanno superato ampiamente la soglia psicologica dei duemila: sono 2.548, individuati con oltre 118mila tamponi, mai così tanti dall’inizio dell’emergenza. 

Il virologo poi, rispondendo ad uno dei commenti sui social, ha ribadito che «i numeri dei contagi della primavera erano molto sottostimati». «Quello che io voglio dire - ha aggiunto - è che il virus non è diventato più buono, è lo stesso che circolava ad aprile e se non stiamo attenti causerà grossi guai».

Burioni è anche intervenuto sui progressi fatti registrare in campo scientifico dal vaccino anti-Covid. «È come l’Italia del 2006 - ha scritto sul sito Medical facts: ha superato la Germania in semifinale giocando una magnifica partita. Adesso si va in finale dove c’è la squadra più forte del mondo. Certo, il risultato non è al sicuro: ma se si è in finale significa che si può vincere, chi ha perso in semifinale è già a casa. Noi siamo invece in campo. Incrociamo le dita e prendiamo tutte le precauzioni: ci serve ancora qualche settimana o mese per sapere se il vaccino funziona o meno. E se funziona per il virus saranno guai».